Cultura congolese: testimonianze di vita

Come sarà la cultura congolese nel 2050? Possiamo sognare! Ma non proprio: abbiamo già, nel presente, gli indizi per questa visione futuristica. Si tratta essenzialmente della genialità e dell'energia attuale dei creatori congolesi, attivati dalle sorgenti dell'informalità. E in questo ambito di informalità, gli artisti sono i più intraprendenti. Non a caso, nel 2015 l'UNESCO ha assegnato a Kinshasa l'etichetta di "Città creativa della musica" e a Lubumbashi quella di "Città creativa delle arti e dei mestieri popolari". Se consideriamo anche il fatto che gli istituti e le scuole d'arte della Repubblica Democratica del Congo sono relativamente i più antichi dell'Africa centrale, la lezione da trarre dall'emergere delle nuove generazioni è che da un lato sono riuscite a sfumare il confine, a lungo fittizio e controverso, tra artisti "popolari" e "classici", e dall'altro sono riuscite a familiarizzare con le direttive e le convenzioni nazionali e internazionali sulla conservazione e la promozione del patrimonio culturale. La cultura congolese nel 2050 sarà quella di una nazione emergente, locomotiva dell'energia africana.

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