La fortuna di Diodoro Siculo fra Quattrocento e Cinquecento

Il volume rappresenta la prima indagine organica sui più antichi volgarizzamenti italiani della «Biblioteca storica» di Diodoro Siculo.

Per entrambi i testi si propone un ampio studio relativo alla tradizione testuale, alla lingua e alle tecniche di traduzione, utile a formulare ipotesi fondate circa la loro collocazione cronologica e il loro contesto di produzione. Dall'indagine emerge che il primo volgarizzamento (= «A») è tramandato da due manoscritti, risale alla seconda metà del XV secolo ed è di produzione fiorentina (più nello specifico, è strettamente legato all'ambiente del noto umanista Cristoforo Landino). Il secondo (= «B»), databile al XVI sec. in., è trasmesso invece dal testimone unico ms. Trotti 301 della Biblioteca Ambrosiana di Milano, che è probabilmente autografo dell'anonimo traduttore, e fu poi stampato dai Giunti a Firenze nel 1526, in una versione però rimaneggiata.

Segue l'edizione critica parallela dei due volgarizzamenti relativa ai libri I-II di Diodoro, corredata da un commento.

Nel complesso, il volume consente di ricostruire un importante capitolo della fortuna dell'opera diodorea fra XV e XVI secolo.



Cecilia Sideri, Università Ca' Foscari, Venezia, Italia.